Hannigan debutta nella stagione 43 della Filarmonica della Scala
Due concerti di Chailly che chiude ciclo Mahler con la Settima
(di Bianca Maria Manfredi) La stagione numero 43 della Filarmonica della Scala vede tante conferme e un debutto eccellente, quello di Barbara Hannigan nella doppia versione di soprano e direttrice d'orchestra. Una "stagione corposa e ricca" come ha riassunto l'assessore milanese alla Cultura Tommaso Sacchi. Il prossimo sarà un anno impegnativo per l'orchestra non solo per i dieci concerti in stagione, che si apriranno il 27 gennaio con sul podio Riccardo Chailly, il direttore principale dell'orchestra che così concluderà con la Settima l'esecuzione dell'integrale delle sinfonie di Mahler. Ma anche per gli altri impegni, dal concerto gratuito in piazza Duomo alla tournée europea in primavera con Chailly (fra le tappe Parigi, Vienna e Madrid) e quella di fine estate in fase di definizione con Myung-Chung in Giappone e Corea del Sud, alle prove aperte, all'iniziativa per i bambini Sound, music! quest'anno dedicato a Peer Gynt di Grieg. Senza contare le borse di studio per i giovani artisti fra i 15 e 24 anni, a cui quest'anno si unisce l'UniCredit Award dedicato al più giovane ammesso alla prova finale (domande entro il 23 settembre). E il podcast 'Ma che musica maestri!" fatto dai giovani professori dell'orchestra, accessibile dal 19 settembre su tutte le piattaforme, prodotto da Onepodcast con la Filarmonica. Un modo per aprirsi e coinvolgere nuove generazioni per la Filarmonica che registra comunque oltre il 90% di occupazione dei posti ai concerti e una conferma dell'alto numero di abbonati (1100, a cui si aggiungono i 200 degli abbonamenti under 30), come ha sottolineato il presidente Maurizio Beretta. Ma tornando alla stagione, dopo il concerto inaugurale con la sinfonia, che è "una rivisitazione di tutte le sinfonie" come ha sottolineato Chailly, salirà sul podio Gianandrea Noseda con Francesco Piemontesi al pianoforte. Poi di nuovo Chailly dirigerà il 24 febbraio il concerto n. 2 di Dvorak con Gautier Capucon al violoncello e la suite di Romeo e Giulietta di Prokof'ev e il 10 marzo toccherà all'orchestra ospite Collegium Vocale Gent diretto da Philippe Herreweghe che eseguirà il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi. Il 24 marzo tornerà Daniele Gatti con il violinista Frank Peter Zimmermann, con "un inedito", ha sottolineato il coordinatore artistico Damiano Cattalasso, ovvero la trascrizione di Die Meistersinger di Wagner arrangiata da Henk de Vlieger. Torna alla Scala, dopo aver inaugurato all'ultimo per il forfait di Zubin Mehta la stagione 2022, Lahav Shani il 14 aprile, con Joshua Bell solista nel concerto per violino e orchestra di Mendelssohn seguito dalla sinfonia Dal Nuovo Mondo di Dvorak. Debutto assoluto del direttore Kazuki Yamada che dirigerà il 26 maggio il concerto per violino di Cajkovskij (solista Nikolaj Znaider) e le Enigma Variations di Elgar. Il 12 ottobre tornerà Chung con Mao Fujita al pianoforte prima del concerto con Barbara Hannigan, direttrice e soprano di fama mondiale che finora solo due volte è venuta alla Scala ma nel ruolo di cantante (in due concerti nel 2004 e nel 2009), mai di direttrice con le Metamorphosen di Strauss e La voix humaine di Pulenc. Fine con Manfred Honeck sul podio per un concerto con musiche di Johann Strauss (a 200 anni dalla nascita), Ravel (a 150 dalla nascita) e Sostakovich (a 50 dalla morte) con al pianoforte Benjamin Grosvenor. Si conferma anche il ruolo di main partner di Unicredit: "Lavoriamo insieme - ha sottolineato la responsabile Client Marketing Annalisa Areni - per rendere arte e cultura più accessibili".
I.Uddin--DT