Le assaggiatrici diventa film, al via il 17 maggio le riprese
Primo ciak in provincia di Bolzano, dal bestseller di Postorino
Primo ciak il 17 maggio 2024 in Alto Adige, in provincia di Bolzano, per 'Le assaggiatrici' (titolo internazionale The Tasters, il romanzo Premio Campiello 2018 di Rosella Postorino che diventa un film con la regia di Silvio Soldini. Bestseller internazionale pubblicato in 46 paesi, in Italia da Feltrinelli, il libro ha venduto oltre un milione di copie in tutto il mondo. Il film, con Elisa Schlott, Max Riemelt, Alma Hasun è una coproduzione Italia-Belgio-Svizzera Lumière & co. con Tarantula e Tellfilm. Prodotto da Lionello Cerri e Cristiana Mainardi, coprodotto da Joseph Rouschop, Katrin Renz e Stefan Jäger, la distribuzione italiana e internazionale è di Vision Distribution con il sostegno di Idm Film Commission Südtirol e della Regione Lazio-Lazio Cinema International. Ispirata dalla testimonianza dell'ultima assaggiatrice di Hitler, la storia ci porta all'autunno 1943 quando la giovane Rosa, in fuga da Berlino colpita dai bombardamenti, raggiunge un piccolo paese isolato vicino al confine orientale. Qui vivono i suoceri e il marito, impegnato al fronte, le ha scritto di rifugiarsi in attesa della fine della guerra e del suo ritorno. Rosa scoprirà presto che quel villaggio apparentemente tranquillo nasconde un segreto: all'interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo. Il Führer vede nemici dappertutto, essere avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all'alba Rosa viene prelevata, assieme ad altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi a lui destinati. Divise tra la paura di morire e la fame che le divora, le "assaggiatrici" stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti. Rosa fatica a farsi accettare, ma quando finalmente vince la diffidenza, succede qualcosa che la farà sentire una traditrice. L'arrivo di un ufficiale delle SS che, contro ogni razionalità e a dispetto di sé stessa, risveglia in lei l'amore. O forse il semplice bisogno di sentirsi viva, nonostante tutto. Questa storia, finora mai raccontata, accende una nuova luce su ciò che nemmeno la guerra è in grado di strappare al cuore e al corpo delle donne e degli uomini.
F.El-Yamahy--DT