I buchi neri diventano a colori, grazie a nuova tecnica
Sperimentata dall'Event Horizon Telescope
Come passare dalle fotografie in bianco e nero a quelle a colori: è il grande salto presto in arrivo nell'osservazione dei buchi neri. Lo studio pubblicato sulla rivista The Astronomical Journal dimostra che unendo le forze dei vari osservatori, tra cui Alma che si trova in Cile nel deserto di Atacama, potrà migliorare del 50% la capacità dei super telescopi terrestri a onde radio dell'Event Horizon Telescope, che nel 2019 aveva ottenuto la prima foto di un buco nero. Nel 2019 l'Eht aveva mostrato al mondo la prima immagine mai ottenuta dei margini di un buco nero, una foto raccolta con un lunghissimo lavoro usando una rete di telescopi radio distribuiti in tutto il mondo. Ma ora quelle stesse foto dei buchi neri M87 e Sagittarius A potranno essere presto rifatte usando un importante miglioramento tecnico che permetterà di alzare la risoluzione del 50%. "Per capire perché la portata di questo avanzamento possiamo considerarlo come un passaggio dalle foto in bianco e nero a quelle a colori", ha detto l'astrofisico Sheperd Doeleman, del Centro per Astrofisica dell'Harvard & Smithsonian e direttore fondatore dell'Eht. "Questa nuova 'visione a colori' ci permetterà di distinguere gli effetti della gravità di Einstein dal gas caldo e dai campi magnetici che alimentano i buchi neri e lanciano potenti getti che scorrono su distanze galattiche". Miglioramenti la cui importanza sono stati dimostrati dai primi test pubblicati nella ricerca e che presto saranno implementati in maniera diffusa per ottenere nuove e più dettagliate immagini di questi affascinanti mostri cosmici che popolano il centro delle galassie.
J.Alaqanone--DT