Un progetto per ridurre il rischio nella gestione dei torrenti
Ricerca tra Fvg e Slovenia guidata dall'ateneo di Udine
Ridurre il rischio nella gestione dei torrenti in Friuli Venezia Giulia e in Slovenia migliorando la pianificazione e la manutenzione delle opere di controllo dei corsi d'acqua. È quanto si propone il progetto biennale "Torrent" guidato dall'Università di Udine e cofinanziato con 717mila euro dall'Ue con il programma Interreg Italia-Slovenia 2021-2027. La ricerca interesserà sei bacini idrografici pilota della regione (del Moscardo a Paluzza, dell'Orteglas a Paularo, del Miozza a Ovaro e del Cella-Vuom a Camporosso) e sloveni (del Krvavec, a nord di Lubiana, e dell'Osapska a Osp, nella regione di Capodistria). Partner del progetto, informa l'ateneo, sono la Regione Fvg, il Centro regionale di sviluppo di Capodistria e l'Università di Lubiana. Torrent ("Pratiche comuni per la riduzione del rischio nella gestione dei bacini idrografici dei torrenti") è coordinato da Federico Cazorzi che guida un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell'ateneo friulano. Scopo finale della ricerca "è sviluppare una metodologia innovativa congiunta fornendo linee guida d'intervento per i problemi di gestione dei bacini idrografici in Italia e Slovenia. Il progetto lavorerà sui bacini pilota per elaborare strumenti di lavoro condivisi, di facile e rapido utilizzo. Le linee guida saranno poi utilizzabili in tutti i bacini idrografici montani e collinari della regione e della Slovenia". Il lavoro è già stato avviato con la raccolta e la condivisione dei dati storici relativi ai processi idrologici, alle indagini geomorfologiche, ai dati delle opere di controllo e alle strategie di mitigazione. I primi risultati hanno consentito di mettere a punto un indicatore dello stato di funzionalità delle opere di sistemazione idraulico-forestali (Maintenance priority index - Mpi) che possa essere utilizzato anche come indice di priorità negli interventi manutentivi.
H.Hajar--DT