Quasi un ricovero su 10 è causato da reazioni avverse ai farmaci
Nisticò (Aifa): "Molte interazioni tra molecole ancora non note"
"L'8-9% dei ricoveri ospedalieri, secondo studi recenti condotti a livello internazionale, sono dovuti a reazioni avverse ai farmaci. I farmaci salvano milioni di vite ma hanno anche profili di rischio. Il messaggio è, quindi, non prendere farmaci che non servono, con attenzione anche a integratori e farmaci di erboristeria". Lo ha detto Ugo Moretti, professore di Farmacologia presso l'Università di Verona alla conferenza stampa di presentazione di CosìSiFa, il progetto lanciato dall'Agenzia italiana del farmaco per promuovere l'informazione sui medicinali nel grande pubblico e tra gli operatori sanitari. Fino a qualche anno fa, ha aggiunto, "la stima dei ricoveri per reazioni avverse era del 4-5% del totale ma all'8-9% è salita con l'aumento di assunzione di farmaci". Negli anni '90 ha fatto scalpore il dato che indica l'assunzione di farmaci come quarta causa di morte, "ma non è inatteso", spiega. Solo per fare qualche esempio, "farmaci come i fans o l'aspirina possono provocare delle ulcere, le terapie anticoagulanti dei sanguinamenti: ogni farmaco ha i suoi problemi, va preso tenendo conto i benefici e rischi", prosegue Moretti. E le ricadute sono anche sui costi: "Un mese di ricovero per reazione avversa in un reparto di medicina interna, equivale al costo di un anno di chemioterapia". Le reazioni sono spesso derivate dalle assunzioni in contemporanea di più medicinali. "Ma molte interazioni tra farmaci ancora non le conosciamo e quest'area di ricerca è ancora un campo aperto di studi", ha sottolineato Robert Nisticò, presidente Aifa. Anche su questo pone l'accento il progetto lanciato oggi, che avrà una durata minima di tre anni. "E' stato interamente finanziato da fondi pubblici - conclude Anna Rosa Marra, responsabile dell'area vigilanza e marketing dell'Aifa - e unisce un network tra tutte e 20 le regioni".
Y.Amjad--DT