Schillaci, sanità è tornata nell'agenda politica e ci investiamo
Con il decreto liste d'attesa ci sarà anche un vero monitoraggio
"La sanità è ritornata prepotentemente nell'agenda politica, è un argomento fondamentale sul quale questo governo sta investendo e investirà, ed è il bene forse più prezioso per tutti noi". In particolare "sulle liste d'attesa abbiamo investito molto. C'è una nuova legge che va applicata. Non voglio più sentire parlare di liste chiuse". Lo ha detto il ministro della salute, Orazio Schillaci, intervenendo a Unomattina, su Rai Uno. Grazie al decreto varato a fine luglio, e presto incardinato in Commissione Affai sociali del Senato, "i cittadini - ha detto Schillaci - avranno la possibilità di eseguire gli esami, magari ricorrendo all'intramoenia o al privato convenzionato, ma pagando solo il ticket e questo è importante ribadirlo. Avremo un unico Cup regionale per le prenotazioni, ci saranno laboratori diagnostici aperti anche il sabato e la domenica". Inoltre, gli operatori sanitari "non potranno impiegare più tempo per l'intramoenia di quello che usano per l'attività convenzionale". "Finalmente - ha proseguito - avremo un sistema di monitoraggio delle liste d'attesa: fino a oggi, quando leggiamo sui giornali che per fare un esame ci vuole un anno, parliamo di un dato legato a sondaggi ed a interviste. Ma non c'è mai stato un vero modo per andare a capire dove e quanto mancano determinate prestazioni sanitarie. Questo con la metodologia scientifica della nuova legge, lo abbiamo". C'è bisogno però del lavoro di tutti, ha aggiunto il ministro, "anche degli stessi cittadini": "se prenotano un esame e poi non possono andare a farlo, devono assolutamente cancellare l'appuntamento". Infine, fondamentale per l'abbattimento delle liste d'attesa sarà l'abolizione, dal 2025, del tetto alle assunzioni degli operatori sanitari, questo permetterà di mettere nuove forze nuove nel sistema sanitario pubblico".
Y.Amjad--DT