Cellule immunitarie per sanare prima le ferite, studio
Iniettate in lesione potenziano immunità, promuovono guarigione
Un nuovo trattamento basato su cellule immunitarie nel sangue, sviluppato da ricercatori della Monash University di Melbourne, si presenta come una maniera rapida, adattabile e a basso rischio per sanare in meno tempo le ferite. Il trattamento, elaborato dal Regenerative Medical Research Institute dell'università stessa, si presenta come potenziatore del sistema immunitario, dopo che gli scienziati hanno isolato cellule del sangue che assistono l'organismo nel guarire in meno tempo, quando sono iniettate nella lesione. Le cellule regolatorie 'T' dimostrano di attivare geni nell'organismo, responsabili per la guarigione dei tessuti e la risposta immunitaria, scrive il responsabile dello studio Mikael Martino, che le paragona a un medico con funzione di triage, che dirige con efficacia le risorse per chiudere una ferita. "Queste cellule regolatorie 'T' hanno dimostrato di accumularsi entro i tessuti lesionati, facilitando la riparazione o la rigenerazione in multipli tessuti e organi" scrive il prof. Martino, dell'Australian Regenerative Medicine Institute dell'università stessa, su Nature Communications. Le cellule possono essere coltivate e conservate in attesa di somministrazione, e anche diventare prodotti disponibili per essere iniettati, prima possibile dopo la lesione. Operando attraverso ossa, pelle e muscoli, il trattamento sembra non comporti rischi di rigetto dall'organismo e promette di trattare anche alcune condizioni genetiche. "Sono interessato a comprendere come il sistema immunitario funzioni nella riparazione e rigenerazione dei tessuti", osserva lo studioso.
Y.Al-Shehhi--DT