A Torino tecnica per riparare valvola due volte a cuore battente
La nuova strategia presentata alle Giornate cardiologiche
Riparare per la seconda volta la valvola mitrale con corde in goretex a cuore battente: nella divisione di cardiochirurgia dell'ospedale Molinette di Torino adesso è possibile. L'equipe diretta da Mauro Rinaldi ha ideato una strategia che consente di intervenire senza dover riaprire né fermare il cuore. Se ne parlerà durante le Giornate Cardiologiche Torinesi, che si terranno nel capoluogo piemontese dal 19 al 21 settembre 2024 nel Polo Aldo Moro dell'Università. "La riparazione della valvola mitralica - spiegano dalla Città della Salute - è ormai un intervento eseguito in molti centri in tutto il mondo. Alle Molinette sono ormai vent'anni che questo intervento viene eseguito in chirurgia mininvasiva, mediante un'incisione di pochi centimetri nel torace di destra. Ma non sempre l'intervento è risolutivo e per una piccola percentuale di pazienti (1-2% dopo un anno e 8-10% dopo dieci anni) è necessario un secondo intervento. Nessuno vorrebbe mai essere rioperato al cuore, tanto più se questo secondo intervento deve essere eseguito con una sternotomia completa (poiché passare due volte dalla stessa via comporta dei rischi) e fermando una seconda volta il cuore. E così l'équipe del professor Rinaldi ha ideato una strategia per riparare per la seconda volta la valvola mitrale, ma senza dover riaprire né fermare il cuore". In occasione delle Giornate cardiologiche il professor Stefano Salizzoni presenterà la più grossa casistica mondiale di impianto di neocorde a cuore battente in quei pazienti nei quali l'insufficienza mitralica si è ripresentata, questa volta però con una piccola incisione nel torace di sinistra. E senza l'utilizzo della circolazione extracorporea. "La Cardiochirurgia universitaria dell'ospedale Molinette di Torino - è il commento della Città della Salute - continua a rimanere nell'élite mondiale della chirurgia mitralica, diffondendo le proprie tecniche e anche esportando i medici formati nella struttura".
R.El-Zarouni--DT