Vaiolo delle scimmie, in Africa presto un milione di vaccini
Cdc Africa: "500mila dosi dalla Spagna". In Nigeria già arrivate
La Nigeria è stato il primo paese africano a ricevere vaccini contro il mpox per combattere l'epidemia di vaiolo delle scimmie. Le 10.000 dosi donate dagli Stati Uniti verranno distribuite per proteggere le persone più a rischio. Ma l'Oms e i suoi partner stanno lavorando per aumentare l'accesso ai vaccini in tutta l'Africa, facendo arrivare un milione di dosi. É emerso oggi durante una riunione del Comitato regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità per l'Africa, organizzata a Brazzaville, in Congo. "Ci stiamo muovendo per assicurarci quasi un milione di dosi" di vaccini, ha affermato Jean Kaseya, direttore generale dell'Africa Cdc (Centro africano per il controllo e la prevenzione delle malattie) indicando che "215.000 dosi sono già state assicurate dal produttore danese Bavarian Nordic". Diversi Paesi hanno già promesso di inviare vaccini, Francia e Germania hanno promesso 100.000 dosi ciascuna e da 500.000 dosi sono state promesse dalla Spagna. Ma per il futuro, "abbiamo bisogno di trasferimento di tecnologia ai produttori africani e crediamo che presto il vaccino potrà essere realizzato in Africa", ha aggiunto Kaseya. Il 14 agosto scorso l'Oms ha dichiarato l'epidemia - che ha epicentro nella Repubblica Democratica del Congo - una emergenza sanitaria internazionale. Al 27 agosto - secondo i dati dell'Africa Cdc - ci sono stati 22.863 casi sospetti e 622 decessi legati ai vari ceppi di mpox nel continente. "Il vaiolo delle scimmie non è nuovo per l'Africa e per abbi abbiamo chiesto più ricerca, più faccini e più capacità diagnostica per fermarlo. Ora ha attratto l'attenzione ella comunità internazionale", ha detto il direttore generale Tedros Ghebreyesus. "Sono sicuro che l'epidemia sarà fermata se lavoreremo insieme", ha aggiunto. Il virus passa da una persona contagiata a una sana attraverso il contatto pelle contro pelle e i rapporti sessuali. Ma ieri la portavoce dell'agenzia Onu Margaret Harris ha dichiarato che il virus dell'mpox, si può trasmettere anche per via aerea, attraverso i droplets, o micro goccioline di saliva, anche se in forma più marginale rispetto al contatto sessuale o di pelle.
J.Chacko--DT