Italian welfare, 'benessere inadeguato per 62,3% dei dipendenti'
Castrignanò, 'Sì a sinergia fra welfare pubblico e contrattuale'
Il 62,3% dei dipendenti sostiene di non disporre di "un livello adeguato di benessere globale, anche per l'assenza di politiche di welfare implementate a livello aziendale, principalmente perché operano nelle Pmi": a farlo sapere è l'Osservatorio italian welfare, diretto da Stefano Castrignanò, che stamattina, a Palazzo Giustiniani, ha fatto il suo debutto, alla presenza, fra gli altri, del presidente della commissione Sanità e Lavoro del Senato Francesco Zaffini (FdI), della vicepresidente del Senato Maria Domenica Castellone (M5s), del presidente della commissione Lavoro della Camera Walter Rizzetto (FdI), della vicepresidente della commissione Sanità e Lavoro del Senato Maria Cristina Cantù (Lega), del presidente della commissione sull'Anagrafe tributaria Maurizio Casasco (Fi), del senatore Mario Turco (M5s) e delle deputate del Pd e di Azione Maria Cecilia Guerra e Elena Bonetti. Nel corso dell'evento è stato illustrato il "Global welfare score", l'algoritmo elaborato dall'Osservatorio che misura il livello globale di benessere dei lavoratori. Secondo Castrignanò, "è necessaria un'azione sinergica tra le politiche di welfare pubblico e contrattuale, volta alla diffusione di coperture universalistiche e di impatto sociale soprattutto nelle piccole imprese".
F.El-Yamahy--DT