Tengono finanziamenti per acquisti dell'auto, +17% nel 2023
Studio Crif, spinge il settore delle società in aumento del 31%
Il 2023 si è concluso con un andamento molto positivo dei finanziamenti erogati nel settore automobilistico, con un trend nettamente crescente: il volume totale del finanziato (tramite prestiti o leasing) è infatti cresciuto del 17,7% rispetto all'anno precedente, trainato principalmente dal segmento delle società che ha fatto registrare un incremento del 31,8%. Lo afferma Market outlook automotive, studio elaborato da Crif, secondo il quale è più contenuta ma pur sempre positiva la crescita degli altri segmenti: +13,6% per i privati, +17,7% per le ditte. Secondo la ricerca, il peso del segmento privati sul finanziato totale nel settore auto rimane comunque preponderante (69,1%), mentre le società si attestano al 23,3%. Anche l'importo medio del finanziamento cresce, con un aumento dell'8% in linea con l'andamento del prezzo medio delle automobili. Per i privati l'importo medio del credito si attesta a 17.100 euro mentre per le società sale a 41.500. "Dalle nostre analisi - commenta Simone Capecchi, executive director di Crif - è possibile delineare un quadro sicuramente positivo del settore dei finanziamenti finalizzati all'acquisto di auto nel nostro Paese, trainato soprattutto dalle società. Inoltre, le immatricolazioni di auto nuove e usate hanno fatto registrare una crescita più rapida rispetto al finanziato, un divario che evidenzia una potenziale domanda di finanziamenti ancora inespressa che potrebbe spingere ulteriormente il mercato, soprattutto se si verificheranno le condizioni per una riduzione dei tassi d'interesse che sono tuttora il principale fattore frenante". "Altre evidenze interessanti emergono sul fronte dei tipi di finanziamenti, con il crescente utilizzo del leasing, soprattutto da parte delle società per le quali circa 3 finanziamenti su 4 appartengono a questo prodotto, e l'incremento del noleggio che suggerisce una tendenza verso soluzioni di finanziamento più flessibili e adatte alle nuove esigenze di mobilità", conclude Capecchi.
A.Ansari--DT